I Kata Shotokan

     Spiegazione Dei Kata Shotokan

Quando si deve spiegare ad un allievo che cosa è un Kata, spesso si risponde che è un insieme di movimenti codificati e formalizzati. Questo sotto un primo aspetto è esatto ma ci si accorge con la pratica che questi rappresentano molto di più. In essi, infatti, sono contenute le esperienze di combattimento dei precedenti maestri che li hanno formati proprio in base alle loro esperienze sul campo di battaglia. Molto spesso, troviamo palestre di Karate (?) dove non viene praticato il Kata perché ritenuto una forma di "inutili sequenze ripetitive, 
di scarso valore in un combattimento reale". Per i profani, che ne vedono solo l'aspetto esteriore, il Kata viene considerato un balletto coreografico privo di creatività. Per un vero karateka che studia il Kata nella sua forma interiore esso è fonte di numerose domande e risposte che però lo aiutano a progredire nel Do "Via". Il kata, infatti, diviene fonte di nuove tecniche di combattimento, di fato in quasi tutti i kata Shotokan la tecnica iniziale di parata è andando incontro al nostro avversario, questo è per coltivare la non paura, anche se poi ci viene insegnato di parare arretrando, ma il concetto è arretrare "non scappare" con il corpo ma con la mente di avanzare, di potenziali applicazioni lo studio dei passaggi del Kata stesso e dei suoi significati. La validità dei Kata come esercizio fisico e mentale può essere compresa ricordando il motto di A. Azato "un Kata in tre anni". Capiamo subito che il Kata non è un inutile insieme di sequenze ma anzi è il mezzo che può permettere al karateka di progredire nel suo insieme, corpo e spirito. All'interno dei kata Shotokan possiamo individuare almeno due tipologie di Kata, la prima composta di Kata dove viene richiesta un'elevata potenza e resistenza 
( Kata Shorei ), e una seconda dove viene richiesta una notevole agilità e rapidità ( Kata Shorin ). Le loro origini sono molto lontane nel tempo, anche se nell'immediato dopoguerra i Kata subirono svariate modifiche ad opera dei vari maestri. Nel 1948 presso l'Università Waseda alcuni allievi e il M° Gichin Funakoshi approvarono e sancirono alcuni criteri unificatori dei Kata. In passato, dato che il Karate era solo un arte marziale e non un'attività sportiva, i Kata erano l'unica forma di allenamento al combattimento. Si può quindi intuire facilmente quale sia la loro importanza. Allenare un Kata significa conoscere con estrema precisione le tecniche e la loro applicazione al punto di dar loro un vero e proprio spirito vitale. I Kata sono l'essenza del Karate...Nel Kata è distillata e concentrata la saggezza, la conoscenza e l'esperienza di centinaia di Maestri di Karate, tradotti in un linguaggio di movimento ritmico, di respirazione e di abile intuito. Domandiamoci adesso che cosa distingue un buon Kata da uno di livello mediocre o da uno di pessimo livello. A tale domanda possiamo rispondere con alcuni elementi che devono essere presenti in un Kata.Vedi la descrizione

SHOTOKAN

Nello stile Shotokan vi sono una cinquantina di kata ma solo una trentina vengono praticati. I kata tradizionali traggono origine da due stili antichi: Shorin e Shorei. L'uno "Shorin" caratterizzato da maggior agilità e velocità di spostamento, quindi più adatto ai combattimenti a lunga distanza, l'altro "Shorei" basato su tecniche potenti, posizioni stabili e quindi più adatto ai combattimenti ravvicinati.


Breve Storia Dei Kata

Nome Attuale  -  Nome Antico  -  Significato Del Nome

Heian Shodan  -  Piñan Shodan  -  Pace Dello Spirito ( Shorin )

Heian Nidan  -  Piñan Nidan  -  Pace Dello Spirito

Heian Sandan  -  Piñan Sandan  -  Pace Dello Spirito

Heian Yodan  -  Piñan Yondan  -  Pace Dello Spirito

Heian Godan  -  Piñan Godan  -  Pace Dello Spirito

I 5 Heian, in origine questi Kata si chiamavano Pinan o Ping-Nan e furono creati da M° Anko Itosu (1830-1915) insieme al M° Anko Azato, in seguito il Maetro Funakoshi modifico il nome in Heian, cosi come altri Kata. Secondo Funakoshi la conoscenza di questi Kata permette al praticante di sapersi difendere in quasi tutte le occasioni con sicurezza. Inoltre questa serie di Kata comprende quasi tutte le posizioni di base del Karate Shotokan. Si crede che Pinan o Ping-Nan sia la città cinese di provenienza del Maestro Hi Shu Ho e che questi fosse residente in Okinawa in un villaggio di Tomari nella seconda metà dell'800. Si ritiene che Hi Shu Ho abbia insegnato a Bushi Matsumura (1797-1889) le due forme chiamate Ch'ang-an ( Pace e tranquillità nella lingua cinese ) e che lo stesso Matsumura avesse scorporato le due forme insegnatigli in tre forme, poi insegnate al suo allievo Itosu. Itosu divise ancora i tre Kata nelle cinque forme esistenti, aggiungendovi alcune tecniche di Kanku-Dai.   Lo stesso Hi Shu Ho aiutò Itosu nella stesura dei Kata, dopo la scomparsa di Matsumura. La serie dei cinque Pinan vide la luce tra il 1897 ed il 1901. Questi kata di area Shorin, furono introdotti nelle scuole Okinawesi nel 1905, ma prima di tale introduzione Itosu sperimentò l'efficacia didattica sui suoi allievi, accortosi che l'esecuzione di certe tecniche a mani aperte erano molto pericolosa per gli studenti, stabilì che l'esecuzione dei kata dovesse avvenire con le mani chiuse a pugno.

Tekki-Shodan  -  Naihanchi  - Cavaliere Di Ferro ( Shorei )

Tekki-Nidan  -  Naihanchi  -  Cavaliere Di Ferro

Tekki-Sandan  -  Naihanchi  -  Cavaliere Di Ferro

Il nome originale di questi Kata era in Okinawese Naihanci, Kata di area Shorei dal significato            "Lottare al fianco". Sono un gruppo di tre kata e si attribuiscano al maestro Matsumura ( i primi 2 ) e al M° Itosu ( l'ultimo ); L'attuale definizione è dovuta al M° Funakoshi. La posizione caratteristica del Kata Tekki è Kiba-Dachi, posizione del cavaliere, da qui deriva il significato "Cavaliere di ferro o Cavalcare con energia"

Bassai-Dai  -  Passai  -  Penetrare La Fortezza, Grande ( Shorin )

Bassai-Sho  -  Passai  -  Penetrare La Fortezza, Piccolo

Kata di area Shorin, noti ad Okinawa come Passai o Patsai, il cui significato originario è "Rompere in pezzi".           In Giappone, sempre ad opera di Gichin Funakoshi, come per tutti gli altri Kata Shotokan, il cambio del nome significò "Penetrare in una fortezza o Tempesta sulla fortezza". Il Kata Bassai contiene molti movimenti di parata delle braccia, i quali suggeriscono la sensazione di spostarsi da una posizione di svantaggio ad una vantaggiosa

Kanku-Dai  -  Kushanku  -  Guardare Il Cielo, Grande ( Shorin )

Kanku-Sho  -  Kushanku  -  Guardare Il Cielo, Piccolo

Il nome originale di questo Kata era Kosokun quello del delegato militare cinese Kung Siang Chun che lo introdusse ad Okinawa nel 700. Il cui significato è "Guardare al cielo", poiché è questa l'immagine che ci viene proposta dalle tecniche di inizio del Kata. Il Kanku-Sho è un Kata di recente realizzazione, dovuta al M° Itosu.

Jiin  -  Tempio Dell'amore Di Budda ( Shorin )

Kata Okinawese noto come "Terreno del tempio", conosciuto in Giappone anche come Shokyo.    Sono 3 Kata provenienti dal Tomari-te che furono trasformati in Shuri-te dal M° Itosu intorno al 1870;

Jion  -  Amore Di Budda E Riconoscenza ( Shorin )

Il nome originale Jion-Ji significava ad Okinawa "Suono del tempio". In Giappone "Amore di Budda e riconoscenza o Amore e grazia". In definitiva il nome chiaramente indicava il tempio Shaolin cinese in cui ebbe forma primaria il Kata.

Jitte  -  Dieci Mani ( Shorin )

Kata Okinawese che significa "Mano del tempio". In Giappone viene chiamato anche Jitte o Jutte, significa "Dieci Mani, se appreso bene una persona può far fronte a 10 avversari" Altre fonti sostengono che il nome deriva dalla parata Yama Uke che compare nel Kata e che ricorda la sagoma di un Jitte ( Sai ). Tecniche di difesa contro il Bastone.

Meikyo  -  Rohai  -  Specchio Splendente ( Shorei )

Kata Tomari di Okinawa, in origine chiamato Rohai, si componeva di tre forme ( Shodan, Nidan, Sandan ). Ad Okinawa il suo nome significa "Visione di un'airone bianco", mentre in Giappone significa "Specchio splendente o Pulizia dello specchio ".

Nijushiho  -  Niseishi  -  24 Passi ( Shorei )

Kata Okinawese della scuola Haragaki, similare di Unsu.

Sochin  -  Forza E Calma ( Shorei )

Kata shorin di Okinawa, della scuola di Haragaki, chiamato Hakko che significa "Grande vincitore ", mentre in Giappone significa "Forza tranquilla". Il Kata Sochin rappresenta il legame tra il karate e la divinità buddista Fudo. Infatti la posizione principale del kata è Fudo-Dachi chiamata anche Sochin-Dachi ed è la posizione assunta da Fudo "statua, immobile" posta di guardia al tempio Todai-Ji, dove si riscontra la guardia protettiva basata sulla credenza di difendere una causa giusta.

                         Gojushiho-Dai  -  Ouseishi  -  54 Passi Grande ( Shorei )                 Gojushiho-Sho  -  54 Passi Piccolo

Kata Okinawese della scuola di Anko Itosu, chiamato anche Useishi, la fenice di Okinawa. Sensei Funakoshi lo chiamò Hotaku per la sua somiglianza con un picchio con il becco acuto, che becca la corteccia di un albero. Nella scuola del M° Kanazawa il kata inizia con lo Zenkutsu-dachi-Dx seguita da Chudan Kaki-Wake-Uke. Il suo creatore chiamo DAI quello che includeva tre tecniche: Ryu-Un-No-Uke, Osae-Haito-Uke e Shihon-Nukite eseguite in sequenza.

Hangetsu  -  Seishan  -  Mezza Luna ( Shorei )

Kata Okinawese della scuola Shorei, il cui nome originale Seishan "Tredici mani" unico tra i kata, le scuole interne dello Shaolin-Quanfa, base originaria dello Shotokan. In Giappone è chiamato Hangetsu "Mezzaluna" in quanto i movimenti frontali del kata richiedono di effettuare semicerchi con le mani e con i piedi.

Gankaku  -  Chinto  -  Gru Sulla Roccia ( Shorin )

In origine il Kata si chiama Chinto, il cui significato a Okinawa era "Lottare contro l'est o Dove sorge il sole ". Altra definizione del nome è quella del marinaio che dalla Cina lo introdusse ad Okinawa. Gankaku è un Kata Shorin che richiede grande equilibrio e la sua caratteristica principale è la posizione su di una gamba che si assume svariate volte, prima di eseguire Yoko-Geri e Uraken

Empi  -  Wanshu  -  Volo Di Rondine ( Shorin )

Empi "Volo di Rondine" che sintetizza il tempo di questo Kata che copia il volo di questo volatile nella sua irregolarità. Si dice che fu introdotto per il Sappushi Wanshu, ed era praticato nella regione di Tomari, si ritiene che sia stato influenzato dal Kempo cinese. Più tardi fu insegnato dal M° Sanaeda seguito da M° Matsumura. Il M° Funakoshi nel suo "Karate-Kenpo-Ryu-Kyu" descrive che ha 40 movimenti e conferma l'origine di Tomari.

Chinte   -  Mano Rara ( Shorei )

Kata cinese la cui storia non è nota, in Giappone significa "Mano rara o Straordinaria" In origine era denominato Chintei o Shoin.

Unsu  -  Mani Come Le Nuvole ( Shorin )

Il nome significa "Le mani come le nuvole". E' a origine cinese, probabilmente era praticata a Okinawa nel gruppo di Niigaki o Haragaki, insieme ai kata Sochin e Nijushiho, adottato in Giappone dallo Shotokan e dallo Shito-Ryu. Per affrontare Unsu è necessario la conoscenza di una quindicina di kata, tra cui Bassai, Jion, Jitte e Gankaku. Ha un ritmo particolare, velocità alterne, qualche rottura di cadenza e tecniche specifiche. Richiede un forte equilibrio psico-fisico.

Wankan  -  Matsukase  -  Corona Del Re Shorei )

Kata Shorin di Okinawa, in origine chiamato in diversi modi, Wankuan, Matsukaze, Shofu, Hiko.                               Il nome attuale è quello Giapponese. Il suo significato originale è "Corona del re o Casa dell'avambraccio" 

         I DIECI ELEMENTI DEL KATA

1) YIO NO KISIN " Lo Stato Mentale "

Lo stato mentale in cui il Karateka deve calarsi nel momento che affronta il KATA, è il classico stato di concentrazione simile a quello di un cacciatore in una foresta di animali feroci, la concentrazione mentale che l'individuo assume quando si sente attaccato.

2) INYO " L'attivo E Il Passivo "

Ricordarsi sempre durante l'esecuzione del KATA l'attacco e la difesa.

3) CHIKARA NO KIOJAKU " La Forza "

Il modo di usare la forza e il grado di potenza da impiegare esattamente in ogni momento del KATA, in ogni posizione.

4) WAZA NO KANKYU " La Velocità "

Il grado di velocità da usarsi in ogni tecnica del KATA, in ogni posizione.

5) TAINO SHIN SHOKU " La Contrazione "

Il grado di contrazione ed espansione del corpo in ogni posizione e tecnica del KATA.

6) KOKYU " La Respirazione "

Si riferisce al controllo della respirazione sempre in perfetta sintonia con ogni movimento del KATA. La respirazione corretta è fondamentale nel Karate.

7) TYAKUGAN " Il Significato "

Il significato delle varie tecniche. Il Karateka per rendere realistico il KATA deve eseguire ogni tecnica come se stesse effettivamente combattendo, ricordare il significato di ogni movimento e visualizzarlo mentalmente, questo è di grande beneficio all'economia del KATA.

8) KIAI " Unione Di Corpo E Mente "

Attraverso il KIAI il Karateka esprime il suo spirito combattivo; il KIAI è parte integrante dei KATA e va eseguito nei punti prestabiliti.

9) KEITAI NO HOJI " La Posizione "

Si riferisce alla corretta posizione da tenersi in ogni azione del KATA. Eseguire delle posizioni sempre uguali e corrette ci permette di tornare esattamente alla linea di partenza ( ENBUSEN ).

10) ZANSHIN " La Guardia "

Restare nella guardia è lo stato mentale di allerta che si deve tenere a KATA terminato, prima di tornare nello stato mentale dello IOI ( Ioi-No-Kisin ). Dopo aver ottenuto un perfetto ZANSHIN ci si rilassa e poi si effettua il saluto REI.

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