Il Dojo-Kun è un momento
di vita che va praticato nel Dojo con regolarità, è usanza prima o dopo
l'allenamento nei Doji Giapponesi, che non si trova quasi mai nei Doji occidentali, la recitazione del Kun
o codice etico. G. W. Nicol, nel suo libro Moving Zen: Karate as a Way to
Gentleness, si riferisce a questa usanza e alla sua connotazione nel Karate-Do
Giapponese in questo modo:
"I precetti sono sempre
pronunciati con forza e mai sussurrati con poca sincerità o credo, così come i
movimenti diventano automatici ed i riflessi condizionati,
le semplici verità
di queste citazioni penetrano la mente dei partecipanti".
La forma del Dojo-Kun
può variare da stile a stile e da Dojo a Dojo, ma generalmente i
sentimenti e le idee di base coinvolte sono concordi in quasi tutti gli
aspetti. Talvolta i precetti vengono pronunciati con ordini diversi.
Non ha
importanza la sequenza. Quello che indicherò di seguito è il KUN come
viene recitato nelle scuole della JKA. Normalmente il Dojo-Kun
viene recitato dopo un breve periodo di meditazione, il Mokuso, alla
fine della lezione.
La procedura prevede che l'allievo più alto in grado reciti
ogni precetto che verranno a sua volta ripetuti dalla intera classe finche non
sia completata la sequenza intera.
I Principi Del Dojo-Kun Sono I Seguenti:
Come è Scritto " Come Deve Essere Pronunciato " ( Il Significato )
Hitotsu, Jinkaku Kansei Ni Tsutomuru Koto
"Itotsu, Gincacu Cansei Ni
Sutomurokoto "
( Cerca Di Perfezionare
Il Carattere )
Hitotsu, Makoto No Michi O Mamoru Koto
"Itotsu, Macoto No Mici O Mamorukoto"
( Percorri la via della sincerità )
Hitotsu, Doryoku No Seishin O Yashinau Koto
"Itotsu, Dorioku No Seiscin OIascinaukoto"
( Rafforza instancabilmente Lo Spirito )
Hitotsu, Reigi O Omonzuru Koto
"Itotsu, Reighi
O Omonzurukoto "
( Osserva Un Comportamento Impeccabile )
Hitotsu, Kekki No Yu O Imashimuru Koto
"Itotsu, Checchi No Iu O Imaschimurukoto"
( Astieniti dalla violenza e acquisisci
l'autocontrollo )
In questi 5 precetti
vediamo l'essenza di un insegnamento che vede il Karate come qualcosa che non
sia solo un metodo di allenamento del corpo. Questa è la moralità che è
necessaria per dare equilibrio all'allenamento fisico. E' il fondamento che nel
Buddhismo viene chiamato " la giusta azione ". Ignorando il credo ed il
pensiero del Dojo-Kun si avrà nel tempo l'effetto di distorcere la pratica e
l'intera evoluzione del Karate inteso in senso globale. E' pertanto importante
poter osservare ogni precetto con il proprio significato.
Hitotsu, Jinkaku Kansei Ni Tsutomuru Koto
( Cerca Di Perfezionare Il Carattere
)
In questo ideale si
dà assoluta priorità, non alla forza, velocità, abilità tecnica o nel
combattimento, ma la perfezione del
carattere del Karateka. Il M° Funakoshi insiste molto su questo concetto nei
suoi scritti. Racconta la storia in cui fu arbitro di una contesa tra due
villaggi. Mantenendo la mente fredda e agendo in modo controllato e razionale
egli propose una soluzione alla contesa, accettata di buon grado dalle due
parti, evitando così atti di violenza. Egli scrive che questa è la prova che un
buon allenamento nel Karate è il mezzo per migliorare il proprio carattere e
solo così si possono cercare soluzioni pacifiche ai problemi.
Hitotsu, Makoto No Michi O Mamoru Koto
( Percorri
La Via Della Sincerità )
Qui si enfatizza il concetto del DO " via "
che deve essere vera. Non dovrebbe mai essere un metodo per vantarsi di propri gradi o dell'abilità
acquisita, per esaltare il proprio io. Chi non ha fiducia nella ricerca di una
via vera, sincera, resterà vittima delle proprie fantasie e non raggiungerà mai
il proprio sogno con lealtà.
Hitotsu, Doryoku No Seishin O
Yashinau Koto
( Rafforza
Instancabilmente Lo Spirito )
Tradizionalmente le arti marziali non
venivano insegnate o praticate per il semplice valore spettacolare o come
diversificazione dagli aspetti più seri della vita, dunque era necessaria
pazienza se si volevano imparare i risvolti più profondi di un'arte. La
ripetizione ad oltranza delle tecniche fondamentali non è un blocco
all'apprendimento come molti pensatori moderni vorrebbero far credere. E' anche
vero che tale allenamento non è sicuramente fonte di grande spettacolo! La
mancanza di perseveranza semplicemente significa che ogni progresso arriverà ad
un punto morto. Come disse il grande fabbro Banzo al suo garzone Yagyu
Matajuro..." un uomo con tanta fretta di avere dei risultati, come fai tu,
difficilmente imparerà alla svelta"
Hitotsu, Reigi O Omonzuru Koto
( Osserva Un Comportamento Impeccabile )
In un certo senso questo principio ripete il primo precetto. Attraverso le buone maniere non aggraveremo mai una situazione già di per sè negativa ed eviteremo inutile violenza. Tuttavia tutto ciò non va interpretato come atto di debolezza. Ovviamente agire con buone maniere dev'essere un processo reciproco. Vediamo quanto gli insegnamenti di Confucio abbiano influenzato questo precetto. Egli infatti scrive: " Ripagherai un'offesa con un'azione diretta, ripagherai peraltro una buona azione con un'altrettanta azione buona".
Hitotsu, Kekki No Yu O
Imashimuru Koto
(
Astieniti Dalla Violenza E Acquisisci L'autocontrollo )
Questo sembra essere il paradosso del
Karate, ma proprio qui abbiamo l'essenza della moralità di un'arte marziale. La
forza si può usare solo se il fine ultimo è moralmente corretto, come il caso
della difesa personale o la protezione di un innocente. In questo modo le
azioni dei monaci Shaolin, ad esempio, nello sviluppo di metodi di
combattimento per proteggere i loro templi o nella guerra contro il banditismo
erano atti moralmente accettabili. Alla luce di ciò, proteggersi da un
aggressore che ha iniziato una sua azione violenta nei nostri confronti non è
atto irreprensibile. Il Dojo-Kun ci indica dunque la via ultima nel nostro lavoro
di ricerca ed allenamento. Questa è la maestria verso noi stessi. Perciò, non
saranno le sole tecniche ad avere l'importanza maggiore, ma sarà lo spirito
individuale che andrà educato e disciplinato. Se si seguono pertanto i dettami
racchiusi in questi precetti, all'apparenza molto semplici, Maestri e l'allievi
potranno veramente progredire nell'approfondimento di qes'arte marziali " la
via del Karate ".